"Io penso spesso alle nozze di Cana. Il primo vino è bellissimo: è l’innamoramento. Ma non dura fino alla fine: deve venire un secondo vino, cioè deve fermentare e crescere, maturare. Un amore definitivo che diventi realmente «secondo vino» è più bello, migliore del primo vino. E questo dobbiamo cercare. E qui è importante anche che l’io non sia isolato, l’io e il tu, ma che sia coinvolta anche la comunità della parrocchia, la Chiesa, gli amici. La comunione di vita con altri, con famiglie che si appoggiano l’una all’altra, è molto importante e solo così, in questo coinvolgimento della comunità, degli amici, della Chiesa, della fede, di Dio stesso, cresce un vino che va per sempre." (Benedetto XVI alla festa delle testimonianze - VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Milano, 1-3 giugno 2012)

domenica 27 gennaio 2013

3 febbraio 2013: GIORNATA PER LA VITA


IL GRUPPO FAMIGLIE ADERISCE ALL'INIZIATIVA: "UNO DI NOI"


La possibilità di farsi veramente sentire dall'Europa è divenuta concreta dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. 
Esso prevede che almeno un milione di cittadini europei appartenenti ad almeno sette Stati possano ottenere una discussione con la loro partecipazione dinanzi alle istituzioni europee. 
Il 1° aprile, primo giorno in cui era giuridicamente possibile proporre la richiesta, è stata presentata la domanda affinché ogni essere umano sia riconosciuto come "uno di noi" fin dal concepimento in ogni azione svolta direttamente dall'Unione europea. 
Ma il vero miracolo era accaduto il 29 marzo a Bruxelles, quando, in una aula del Parlamento europeo, più di trenta movimenti per la vita in rappresentanza di 21 Paesi dell'Unione europea, si sono riuniti ed hanno formalmente costituito il Comitato promotore dell'Iniziativa europea.
La proposta che i pro life fanno, attraverso il quesito che sarà sottoposto all'adesione popolare, è di estendere "la protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell'integrità di ogni essere umano fin dal concepimento in tutte le aree di competenza della Ue". 
In particolare si chiede alla Ue di porre fine al finanziamento di attività che presuppongono la distruzione di embrioni umani nei settori della ricerca, nei programmi di riduzione delle nascite e nella pratiche di sanità pubblica che presuppongono la violazione del diritto alla vita.

Il nostro gruppo famiglie sarà presente per la raccolta delle firme, sul sagrato del Santuario della Madonna del Pozzo, sabato 2 (solo sera) e domenica 3 febbraio. Per firmare occorre avere con sé un documento di identità valido a livello europeo (SOLO CARTA IDENTITA' O PASSAPORTO!). 

E' POSSIBILE ANCHE FIRMARE ON-LINE UTILIZZANDO IL SEGUENTE LINK: "Uno di noi" firma on-line E CLICCANDO SU "DICHIARAZIONE DI SOSTEGNO". OCCORRE TENERE A PORTATA DI MANO LA CARTA D'IDENTITA' O IL PASSAPORTO: VERRANNO RICHIESTI I NUMERI!


La fede in Dio per vivere la fedeltà coniugale


"Nel contesto dell’Anno della fede, vorrei soffermarmi, in modo particolare, su alcuni aspetti del rapporto tra fede e matrimonio, osservando come l’attuale crisi di fede, che interessa varie parti del mondo, porti con sé una crisi della società coniugale, con tutto il carico di sofferenza e di disagio che questo comporta anche per i figli. 
...
La cultura contemporanea, contrassegnata da un accentuato soggettivismo e relativismo etico e religioso, pone la persona e la famiglia di fronte a pressanti sfide. In primo luogo, di fronte alla questione circa la capacità stessa dell’essere umano di legarsi, e se un legame che duri per tutta la vita sia veramente possibile e corrisponda alla natura dell’uomo, o, piuttosto, non sia, invece, in contrasto con la sua libertà e con la sua autorealizzazione. Fa parte di una mentalità diffusa, infatti, pensare che la persona diventi se stessa rimanendo "autonoma" ed entrando in contatto con l’altro solo mediante relazioni che si possono interrompere in ogni momento. A nessuno sfugge come sulla scelta dell’essere umano di legarsi con un vincolo che duri tutta la vita influisca la prospettiva di base di ciascuno, a seconda cioè che sia ancorata a un piano meramente umano, oppure si schiuda alla luce della fede nel Signore. Solo aprendosi alla verità di Dio, infatti, è possibile comprendere, e realizzare nella concretezza della vita anche coniugale e familiare, la verità dell’uomo quale suo figlio, rigenerato dal Battesimo. 
...
Il rifiuto della proposta divina, in effetti, conduce ad uno squilibrio profondo in tutte le relazioni umane, inclusa quella matrimoniale, e facilita un’errata comprensione della libertà e dell’auto realizzazione, che, unita alla fuga davanti alla paziente sopportazione della sofferenza, condanna l’uomo a chiudersi nel suo egoismo ed egocentrismo. Al contrario, l’accoglienza della fede rende l’uomo capace del dono di sé, nel quale soltanto, «aprendosi all'altro, agli altri, ai figli, alla famiglia... lasciandosi plasmare nella sofferenza, egli scopre l’ampiezza dell’essere persona umana».
La fede in Dio, sostenuta dalla grazia divina, è dunque un elemento molto importante per vivere la mutua dedizione e la fedeltà coniugale. Non s’intende con ciò affermare che la fedeltà, come le altre proprietà, non siano possibili nel matrimonio naturale, contratto tra non battezzati. Certamente, però, la chiusura a Dio o il rifiuto della dimensione sacra dell’unione coniugale e del suo valore nell'ordine della grazia rende ardua l’incarnazione concreta del modello altissimo di matrimonio concepito dalla Chiesa secondo il disegno di Dio, potendo giungere a minare la validità stessa del patto qualora si traduca in un rifiuto di principio dello stesso obbligo coniugale di fedeltà ovvero degli altri elementi o proprietà essenziali del matrimonio.
...
La fede è importante nella realizzazione dell’autentico bene coniugale, che consiste semplicemente nel volere sempre e comunque il bene dell’altro, in funzione di un vero e indissolubile consortium vitae. In verità, nel proposito degli sposi cristiani di vivere una vera communio coniugalis vi è un dinamismo proprio della fede, per cui la confessio, la risposta personale sincera all’annuncio salvifico, coinvolge il credente nel moto d’amore di Dio. "Confessio" e "caritas" sono «i due modi in cui Dio ci coinvolge, ci fa agire con Lui, in Lui e per l’umanità, per la sua creatura ... La "confessio" non è una cosa astratta, è "caritas", è amore. Solo così è realmente il riflesso della verità divina, che come verità è inseparabilmente anche amore». Soltanto attraverso la fiamma della carità, la presenza del Vangelo non è più solo parola, ma realtà vissuta. In altri termini, se è vero che «la fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio», si deve concludere che «fede e carità si esigono a vicenda, così che l’una permette all’altra di attuare il suo cammino».
...
Se ciò vale nell’ampio contesto della vita comunitaria, deve valere ancora di più nell’unione matrimoniale. È in essa, di fatto, che la fede fa crescere e fruttificare l’amore degli sposi, dando spazio alla presenza di Dio Trinità e rendendo la stessa vita coniugale, così vissuta, «lieta novella» davanti al mondo."

Benedetto XVI, 
INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO - TRIBUNALE DELLA ROTA ROMANA
Roma, 26 gennaio 2013

lunedì 14 gennaio 2013

Il matrimonio: realtà fondata su principi precisi!

"...il matrimonio non è una unione come tante, ma una realtà fondata su principi precisi. E questi principi sono condivisi dalle religioni che si basano sul diritto naturale."


Un fiume di persone in bianco rosa e celeste per le strade di Parigi. Ma anche centinaia in giro per l’ Europa davanti alle Ambasciate francesi, come a Roma a Piazza Farnese. Qualche centinaio di mamme, papà con i loro figli per mano che chiedevano una sola cosa: il matrimonio non è una unione come tante, ma una realtà fondata su principi precisi. E questi principi sono condivisi dalle religioni che si basano sul diritto naturale.

Il Papa ne ha parlato alla Curia romana in occasione degli auguri di Natale. E ha citato proprio lui, il Gran Rabbino di Francia Gilles Bernheim che qualche tempo fa ha inviato al presidente Francese Hollande e a tutti i ministri Francesi un lungo e dettagliato documento, non tanti di “protesta”, ma di spiegazione. “Matrimonio omosessuale, omogenitorialità ed adozione”, ha fatto  il giro del mondo. Il Rabbino si presenta come “il referente e il portavoce dell’ebraismo francese nella sua dimensione religiosa. La mia posizione riflette la solidarietà che mi lega alla comunità nazionale cui appartengo”. Grazie al sito di Religions for Peace pubblichiamo la  traduzione italiana dell’ultimo capitolo: “La visione biblica della complementarietà uomo-donna”.

La Bibbia è il testo che unisce Cristiani ed Ebrei, e ci sembrava bello pubblicare un testo di un Rabbino in questa settimana in cui si celebra la Giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei il 17 gennaio. Il tema comune proposto quest’anno è una riflessione sul  settimo Comandamento: non commettere adulterio. I Comandamenti sono le “dieci parole” faro e  norma di vita nella giustizia e nell’amore come ha ricordato Benedetto XVI nella sua visita alla Sinagoga di Roma nel 2010.

Leggi articolo completo (link)
(dal sito: Korazym.org) 

lunedì 7 gennaio 2013

Dossier sulla figura di Benedetto XVI a cura del Tg2

In principio fu solo il papa teologo, ritenuto freddo e lontano dalla gente. Ma ora, dopo quasi otto anni di pontificato, si può dire sia cambiata l'immagine di Benedetto XVI fra i fedeli? E come? Un ritratto inedito del Papa tedesco, senza pregiudizi e senza agiografia, ma coinvolgente e non scontato.

Collegamento al VIDEO INTEGRALE

venerdì 4 gennaio 2013

FESTA DIOCESANA DELLA FAMIGLIA


RICORDIAMO A TUTTI L'APPUNTAMENTO 
PER LA FESTA DIOCESANA DELLA FAMIGLIA, 
NELLA CATTEDRALE DI BARI, 
IL 13 GENNAIO 2013 ALLE 19.00

Carissimi,
anche quest’anno nel giorno il cui la liturgia ricorda il battesimo di Gesù, fattosi carne per annunciare il Regno di Dio, l’Ufficio della Pastorale della Famiglia ha la gioia spirituale di celebrare insieme la Festa Diocesana della Famiglia 2013.
Ci riuniamo nell'antica tradizione della chiesa locale, in quanto in questo giorno si celebra l’epifania della figliolanza divina, rivelata nel Battesimo, e la manifestazione di Cristo, quale Messia sposo.
Padre Arcivescovo presiederà il Banchetto Eucaristico
nella Cattedrale di Bari alle ore 19,00 del 13 gennaio 2013.
Invitiamo, pertanto, tutti voi parroci, vice-parroci, religiosi, religiose e tutte le famiglie appartenenti alle comunità parrocchiali della nostra Diocesi ad unirsi in questa celebrazione, nella consapevolezza che la famiglia è soggetto prioritario per la trasmissione della fede, luogo dove il mistero celebrato diventa vita vissuta e progetto per il futuro.
Quest’anno abbiamo intitolato la festa “La Famiglia luogo privilegiato della trasmissione della Fede” essendo questo l’Anno della Fede.
Prima della Celebrazione Eucaristica, alle ore 17,15 nel salone Odegitria, l’Ufficio presenterà il documento “Orientamenti Pastorali sulla Preparazione al Matrimonio e alla Famiglia” di recente pubblicato dalla CEI, Commissione Episcopale per la Famiglia e la Vita.
 Vi aspettiamo nel Signore
Don Franco, Cinzia e Michele


martedì 1 gennaio 2013

BUON ANNO 2013


"In questo primo Angelus del nuovo anno, chiediamo a Maria Santissima, Madre di Dio, che ci benedica, come la mamma benedice i suoi figli che devono partire per un viaggio. Un nuovo anno è come un viaggio: con la luce e la grazia di Dio, possa essere un cammino di pace per ogni uomo e ogni famiglia, per ogni Paese e per il mondo intero".
Benedetto XVI, 1 gennaio 2013.