"La festa di oggi, in due aspetti molto differenti, presenta ai figli dell’uomo, colui al quale anela la nostra anima (Is 26,9), "il più bello tra i figli dell’uomo" (Sal 44,3).…
Se consideriamo allo stesso tempo la processione di oggi e la Passione, vediamo Gesù, da un lato, sublime e glorioso, e dall'altro, umiliato e sofferente. Infatti nella processione riceve gli onori regali, e nella Passione lo vediamo castigato come un malfattore. Nella prima, la gloria e l’onore lo circondano; nella seconda, «non ha apparenza né bellezza» (Is 53,2). Nella prima, egli è la gioia degli uomini e la gloria del popolo; nella seconda, è «l’infamia degli uomini, e il rifiuto del popolo» (Sal 21,7). Nella prima acclamano: «Osanna al Figlio di Davide. Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!»; nella seconda urlano che merita la morte e lo deridono perché si è fatto re d’Israele. Nella prima, accorrono da lui coi rami delle palme; nella seconda, lo schiaffeggiano in viso con le palme delle mani, e gli percuotono il capo con la canna. Nella prima, è colmato di elogi; nella seconda è nauseato dalle ingiurie. Nella prima, si disputano per stendere sul suo percorso i propri mantelli. nella seconda, lo spogliano dei suoi vestiti. Nella prima, lo ricevono a Gerusalemme come re giusto e Salvatore; nella seconda, è cacciato fuori da Gerusalemme come un criminale e un impostore. Nella prima, è seduto su un asino, circondato di doni; nella seconda, è appeso al legno della croce, lacerato dalle fruste, trafitto di piaghe e abbandonato dai suoi…
Signore Gesù, sia che il tuo volto appaia glorioso o umiliato, sempre vi si vede brillare la sapienza. Sul tuo volto risplende il riflesso della luce perenne (Sap 7,26). Risplenda sempre su di noi, Signore, la luce del tuo volto (Sal 4,7) nella tristezza come nella gioia… Sei la gioia e la salvezza di tutti, che ti vedano seduto su un asino o appeso al legno della croce".
Beato Guerrico d’Igny (sec XI)