Se la famiglia è più debole la società è più fragile e si domina meglio sul piano politico, economico e ideologico. La storia lo insegna. Perché qualcuno più forte e furbo c’è sempre e per qualcuno non intendo solo le persone, ma lobby o istituzioni (...)
L’aggressione alla famiglia non è assolutamente casuale, ma è strategica perché si è capito che essendo la famiglia il grembo della vita e prima e fondamentale palestra di umanità e di fede, indebolirla o dissolverla nella sua responsabilità educativa significa distruggere la persona. Viene a mancare quella maturità interiore che è sinonimo di capacità critica, di fortezza, quindi un punto solido per cui la società da popolo di relazioni e di solidarietà diventa una moltitudine di punti individuali, una folla non un popolo (...)
Una società più fragile si domina meglio.
Capite che il fronte della famiglia è un fronte sul quale la Chiesa, la comunità cristiana, gli uomini e le persone di buona volontà non possono essere assenti perché la famiglia è l’ultima e la prima frontiera dell’umano e quindi – ha concluso – distruggendo quella in realtà si va alla radice."
Card. A. Bagnasco
Al Seminario del Forum delle Associazioni Familiari
Genova, 11/10/2013
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