"Io penso spesso alle nozze di Cana. Il primo vino è bellissimo: è l’innamoramento. Ma non dura fino alla fine: deve venire un secondo vino, cioè deve fermentare e crescere, maturare. Un amore definitivo che diventi realmente «secondo vino» è più bello, migliore del primo vino. E questo dobbiamo cercare. E qui è importante anche che l’io non sia isolato, l’io e il tu, ma che sia coinvolta anche la comunità della parrocchia, la Chiesa, gli amici. La comunione di vita con altri, con famiglie che si appoggiano l’una all’altra, è molto importante e solo così, in questo coinvolgimento della comunità, degli amici, della Chiesa, della fede, di Dio stesso, cresce un vino che va per sempre." (Benedetto XVI alla festa delle testimonianze - VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Milano, 1-3 giugno 2012)

domenica 18 novembre 2012

Incontro del 18 novembre 2012

"41 I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42 Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa.
...
51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. 52 E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini." (Vangelo di Luca)

Nell'incontro di questa sera ci siamo soffermati a riflettere sulla formazione che il piccolo Gesù ha ricevuto nella famiglia di Nazareth, dove, tra l'altro, è stato educato al rispetto delle tradizioni religiose.
L'esperienza vissuta a Nazareth illumina il nostro vissuto quotidiano mostrandoci lo stile educativo della famiglia cristiana che, nonostante le numerose difficoltà, si sforza per formare i propri figli aiutandoli a diventare adulti indipendenti e responsabili nella società.
In questo difficile percorso non si deve restare soli, come singoli o come famiglie: diventa fondamentale il ruolo della comunità, con cui compiere il pellegrinaggio verso mete alte!
Deve cambiare la nostra ottica sugli insegnamenti biblici e della tradizione: dobbiamo guardare alla Bibbia come ad una storia d'amore tra Dio e l'uomo, e sforzarci di vivere questa storia d'amore con la nostra comunità di appartenenza.
Non è forse per amore che abbiamo deciso di formare una famiglia? E non è l'amore che ci ha spinti a generare una nuova vita? E non è quello stesso amore che ci chiede di confrontarci, giorno dopo giorno, con le sfide che si presentano?
E chi, meglio di noi famiglie, può testimoniare l'amore gratuito, avendolo sperimentato?
Adottare un nuovo stile, improntato all'amore, ci porterà a crescere in "sapienza, santità e grazia" davanti a Dio e agli uomini!

2 commenti:

  1. Oggi è uscito nelle librerie il terzo volume del Gesù di Nazaret di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI "L'Infanzia di Gesù". Praticamente il più autorevole degli studi e dei commenti sul brano evangelico (e sui pochi altri presenti nel Nuovo Testamento riguardanti la nascita e l'infanzia del Signore) che stiamo affrontando nei nostri incontri. Pia

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  2. voglio scrivere qualcosa a proposito dell'incontro del 18 di novembre anche se non ci siamo stati. L'educazione dei nostri figli certo oggi forse è più difficile di ieri cioè dei nostri tempi, però è anche vero che oggi abbiamo in più il dialogo che forse quarant'anni fa' non c'era con i nostri genitori. DOBBIAMO REMARE CONTRO quello che la società (ovvero i compagni dei nostri figli)tentano di inculcare, inventandoci anche forse qualcosa. Certo anche il confronto tra di noi è importante, parlare nei nostri incontri certamente ci fa crescere e forse imparare qualcosa. Mario e Carmela

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