"Io penso spesso alle nozze di Cana. Il primo vino è bellissimo: è l’innamoramento. Ma non dura fino alla fine: deve venire un secondo vino, cioè deve fermentare e crescere, maturare. Un amore definitivo che diventi realmente «secondo vino» è più bello, migliore del primo vino. E questo dobbiamo cercare. E qui è importante anche che l’io non sia isolato, l’io e il tu, ma che sia coinvolta anche la comunità della parrocchia, la Chiesa, gli amici. La comunione di vita con altri, con famiglie che si appoggiano l’una all’altra, è molto importante e solo così, in questo coinvolgimento della comunità, degli amici, della Chiesa, della fede, di Dio stesso, cresce un vino che va per sempre." (Benedetto XVI alla festa delle testimonianze - VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Milano, 1-3 giugno 2012)

domenica 13 ottobre 2013

La Bibbia nella famiglia

«Se pensiamo alla famiglia di Nazareth, appare evidente quanto sia stato importante anche per Gesù il rapporto con le Sante Scritture attraverso i genitori. Maria e Giuseppe pregavano insieme, recitando i salmi e le preghiere, e Gesù bambino le apprendeva. Viveva, poi, il ritmo settimanale in sinagoga, ove ascoltava e meditava la Parola di Dio, e insieme pregavano in famiglia.
Leggere la Parola di Dio in famiglia significa educarsi all'ascolto sincero e riscoprire quella dimensione propria del Verbo che è il Silenzio eterno del Padre da cui il Figlio stesso è stato generato. 
Il Vangelo ci presenta Gesù al tempio che ascolta e spiega le Scritture. Gesù adulto prega spesso con i salmi; anche le sue ultime parole sulla Croce richiamano l’antica preghiera di Israele. 
Talora appare che la Parola di Dio non è l’anima della vita spirituale dei cristiani contemporanei, come invece è stata nell'intera tradizione della Chiesa
Ogni cristiano –o almeno ogni famiglia – dovrebbe avere la propria Bibbia, da leggere ogni giorno e portare con sé anche in vacanza o in viaggio. Mai dovrebbe mancare la piccola Bibbia personale nel "bagaglio" di ogni credente!
Nell'Esortazione apostolica post-sinodale “Verbum Domini”, Benedetto XVI scrive: “Con l’annuncio della Parola di Dio, la Chiesa rivela alla famiglia cristiana la sua vera identità, ciò che essa è e deve essere secondo il disegno del Signore”. Pertanto, non si perda mai di vista che la Parola di Dio è all'origine del matrimonio (Gen 2, 24) e che Gesù stesso ha voluto includere il matrimonio tra le istituzioni del suo regno (Mt 19, 4-8), elevando a sacramento quanto iscritto originariamente nella natura umana
Appartiene all'autentica paternità e maternità, la comunicazione e la testimonianza del senso della vita in Cristo: attraverso la fedeltà e l’unità della vita di famiglia, gli sposi sono davanti ai propri figli i primi annunciatori della Parola di Dio».

Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia
Incontro della Federazione Biblica Cattolica con le Società Bibliche: "La Bibbia nella famiglia"
Città del Vaticano, 8 ottobre 2013.

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