"Io penso spesso alle nozze di Cana. Il primo vino è bellissimo: è l’innamoramento. Ma non dura fino alla fine: deve venire un secondo vino, cioè deve fermentare e crescere, maturare. Un amore definitivo che diventi realmente «secondo vino» è più bello, migliore del primo vino. E questo dobbiamo cercare. E qui è importante anche che l’io non sia isolato, l’io e il tu, ma che sia coinvolta anche la comunità della parrocchia, la Chiesa, gli amici. La comunione di vita con altri, con famiglie che si appoggiano l’una all’altra, è molto importante e solo così, in questo coinvolgimento della comunità, degli amici, della Chiesa, della fede, di Dio stesso, cresce un vino che va per sempre." (Benedetto XVI alla festa delle testimonianze - VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Milano, 1-3 giugno 2012)

lunedì 3 novembre 2014

Incontro del 9 novembre: Lettura e Brano Evangelico

Per preparare il prossimo incontro, pregheremo insieme, in famiglia, un brano dal libro del profeta Isaia e mediteremo sul brano del Vangelo di Matteo in cui Gesù guarisce il servo del centurione (Mt 8,5-13).

ISAIA 55, 1 –11
O voi tutti assetati venite all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; 
comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte. 
Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia? 
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. 
Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete. 
Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. 
Ecco l'ho costituito testimonio fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. 
Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te popoli che non ti conoscevano 
a causa del Signore, tuo Dio, del Santo di Israele, perché egli ti ha onorato. 
Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. 
L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; 
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. 
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, 
le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore. 
Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, 
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. 
Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, 
senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, 
così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, 
senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata. 

Dal Vangelo di Matteo (Mt 8,5-13)
Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: "Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente". Gli disse: "Verrò e lo guarirò". Ma il centurione rispose: "Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa". Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: "In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti". E Gesù disse al centurione: "Va', avvenga per te come hai creduto". In quell'istante il suo servo fu guarito. 

Buona meditazione! 

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